Domenica
21 Aprile ho partecipato alla Maratona di Padova approfittando
dell'evento per trascorrere un fine settimana con la famiglia in
una città che, fino a quel momento, era per me sconosciuta. Padova città
del Santo ovvero S. Antonio, amico di S.Francesco, il santo più
venerato al mondo; portoghese di nascita ma fu nella città
euganea che scelse di vivere. Tutto o quasi fa riferimento a
Sant'Antonio il cui nome però non viene quasi mai pronuinciato: la via
del santo, la piazza del santo, la cattedrale del santo, il ristorante
del santo e così via. Insomma non si pronuncia perchè si dà per scontato
che il santo per antonomasia sia lui.
Santo
a parte ho trovato Padova una città veramente bella, ricca di storia,
cultura e......spritz! Immancabile rito dell'aperitivo da consumarsi
rigorosamente in compagnia in una delle tante piazze e piazzette che
riempiono il centro storico.
Ma veniamo al vero motivo della trasferta: la Maratona di S. Antonio.
Partenza
ore 8.45 da Campodarsego, paese alle porte di Padova, per circa 1800
podisti in presenza di una pioggia che ci accompagnerà, lungo la
campagna padovana, per quasi tutti i 42 Km congedandosi a tratti per
lasciare definitivamente spazio ad un timido sole intorno alle 12.30.
Percorso
pianeggiante e molto veloce immerso in un rigoglioso verde di un
paeseggio che poco si discosta dalla nostra pianura. Fin dalla
partenza mi sono aggregato al gruppo dei pace makers delle 4 h con cui
ho condiviso 25 Km, per poi rallentare il ritmo a 5.50/Km fino al 32Km
dove è iniziato il muro del maratoneta. Prima le gambe che diventano
improvvisamente di piombo, poi alterata percezione del tempo e dello
spazio; in poche parole non capivo più niente. Ho visto i tavolini
del ristoro al 35 Km come uno che vaga nel deserto da giorni, credendo
fosse un miraggio fino a quando non li ho toccati con mano. Dopo circa
una sosta di 2-3 min sono ripartito alla volta di Padova mantenedo un
ritmo apparentemente dignitoso di 6.15/Km fino al 40° dove, raccolto le
ultime forze, sono entrato in centro storico con l'incitamento degli
spettatori che erano sempre più numerosi. Ultimi 2 Km addirittura
in progressione ed, entrando nella piazza di Prato della Valle gremita
di persone, ho portato a termine la mia gara in 4h e 10' (migliorando
di 5' il mio personale sulla distanza)
Nel pomeriggio salutiamo la città del Santo e ci dirigiamo verso un meritato bagno termale ad Abano.
Sicuramente
gara da consigliare per organizzazione e pertecipazione. Padova merita,
il percorso per chi vuole un bel tempo è l'ideale. Il paesaggio nel
verde è sempre bello ma niente di nuovo per noi gente di pianura.
Un saluto a tutti e buone corse.
Gian Paolo
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